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Escursioni

Diano Castello
Castrum Diani ovvero Diano Castello venne fondato nel X secolo quale luogo di difesa dalle continue incursioni saracene, ed è un piccolo borgo che offre una vista mozzafiato su tutto il golfo dianese. Nonostante il terremoto del 1887 abbia danneggiato notevolmente il suo centro storico oggi è ancora possibile visitare:
- la bellissima Chiesa parrocchiale di Santo Niccolo' di Bari, in stile barocco, che racchiude il prezioso crocifisso in legno di Anton Maria Maragliano;
- il Convento dei frati francescani del XVI secolo nella cui chiesa si conserva la pala d'altare raffigurante San Pietro d'Alcantara opera di Giovanni Battista Carlone;
- Chiesa di Santa Maria degli Angeli;
- Chiesa di San Giovanni Battista. In stile romanico, caratterizzata dalla tipica pianta longitudinale a vano unico.
Per chi ama tuffarsi nella storia e nella tradizione ogni anno viene organizzato dal piccolo Comune il Corteo storico. Ripercorrendo i "caruggi" (tipiche viuzze dei centri storici liguri) del borgo si possono incontrare mangiafuoco, sbandieratori, concerti di musica medievale, tornei dei cavalieri, giostra di spada e sfilate in abiti tradizionali. Per serate in completa allegria invece, gli "amici del Castello" organizzano tutte le estati la "festa en Ciassa", sagra enogastronima dove si possono gustare i tipici piatti liguri e concerti di musica classica.

Cervo
Questo borgo definito come uno dei più belli d'Italia deve la sua nascita ai grandi Romani che trovarono nella posizione elevata del colle, nella presenza di sorgenti d'acqua e nel porticciolo naturale, un posto ideale per la realizzazione di un nuovo insediamento. Affascinante è ripercorrere le stradine del borgo: la visita deve assolutamente iniziare dalla salita Gramsci dove è possibile osservare la porta marina della Montà, limite meridionale delle mura del Castello. Salendo si incontra il Palazzo Morchio, ora Municipio, palazzo di Tommaso Morchio ammiraglio di 10 galee genovesi che riuscì a conquistare l'isola di Malta e la città di Mazara in Sicilia. Imponente e maestosa è la Chiesa barocca di San Giovanni Battista. Questa fu soprannominata quale Chiesa dei Corallini perchè edificata principalmente grazie ai proventi delle compagnie di pescatori di corallo. A partire infatti dal 1571 l'economia della popolazione iniziò a basarsi quasi interamente sulla pesca di questa risorsa e sulla coltura dell'olivo. Per gli amanti della natura e dello sport, alle sue spalle si apre il Parco del Ciapa' dove è possibile percorrere a piedi, in mountain bike, moto cross, stupendi sentieri a picco sul mare.

Pigna
Pigna è oggi il capoluogo della Val Nervia, una delle più belle vallate di tutto il ponente ligure. Si tratta di un borgo molto antico tant'è vero che gli ultimi ritrovamenti risalgono all'epoca preistorica, ma fu soprattutto tra il XII e XIII secolo che si sviluppò maggiormente. E' proprio a questo periodo che risale la costruzione dell'imponente Castello e del ponte attiguo, che serviva a collegare la costa con l'entroterra ligure-piemontese-nizzardo, ponte che dona al borgo un'atmosfera incantata, quasi magica. Gli appassionati di arte devono assolutamente visitare:
- Chiesa di San Michele Arcangelo, peculiare per la sua facciata nera colore della pietra locale;
- Chiesa di San Tommaso;
- Cappella di San Bernardo;
- Museo d'arta contadina.
Per chi invece intende rilassarsi è possibile trascorrere intere giornate all'interno della moderna SPA di Pigna, centro benessere realiazzato a fondovalle in località Lago Pigo dove fu trovata una sorgente di acqua solforosa. Per le buone forchette ogni anno viene organizzata la Raviolata di San Tiberio in onore della vittoria degli abitanti di Pigna contro il tentativo da parte dei Saraceni di impadronirsi della cittadina e la Sagra del Fungo, manifestazione con degustazione, musica, esposizione di funghi porcini e premio al miglior piatto.

Triora
Triora è uno dei borghi più antichi della Valle Argentina. Gli insediamenti più antichi, quelli delle tribu' Albigaune, i cui membri si distinsero in tutta la Liguria per il grande coraggio dimostrato contro i Romani, risalgono all'età preistorica. Ma è soprattutto il periodo Medievale quello più interessante e curioso: Triora infatti è oggi conosciuta come il paese delle streghe in quanto proprio in questo villaggio fu particolarmente accesa la loro persecuzione.
La storia, i miti e le leggende di tutte le vicissitudini che le donne di Triora dovettero subire perchè giudicate causa principale delle carestie del borgo sono state raccolte all'interno del Museo Regionale Etnografico della stregoneria.
La seconda guerra mondiale fu l'evento che più cambio' l'assetto del suo paesaggio: Triora venne data alle fiamme e furono rasi al suolo interi quartieri, causandone un improvviso spopolamento.
Testimonianze delle varie vicissitudini storiche sono:
- La Collegiara in cui è custodita l'opera più antica del Ponente ligure: Il Battesimo di Cristo del 1397;
- la Chiesa di Sant'Agostino;
- la Chiesa di San Bernardino.

Nessuno può lasciare il paesino senza aver assaggiato il buonissimo pane di Triora prodotto dal Panificio asplanato. Tipico nella sua forma tonda e schiacciata, questo tipo di pagnotta è divenuta talmente famosa da far entrare il borgo nella " Associazione Città del Pane" e da essere esportata in buona parte della Liguria e del Piemonte.

Dolceacqua
Le più antiche testimonianze rivelano il popolamento dell'area dell'attuale borgo durante l'età del ferro. Molte sono infatti le fortificazioni in pietra a secco ad anelli murari concentrici, i cosìdetti Chibi, che testimoniano la presenza dei primi insediamenti umani. Purtroppo però per tutto l'arco di tempo che va dal X al XIV secolo le varie vicissitudini storiche risultano piuttosto confuse e mitizzate. Una famosa leggenda dice che il paese era stato per tutto il 1300 governato dai Doria e che proprio il Marchese Doria, uomo crudele e tiranno, avesse reintrodotto l'uso della"Jus Primae Noctis", secondo cui la novella sposa doveva giacere, la sua prima notte di nozze, con il signore del borgo. Sempre secondo quanto raccontato fu grazie a Lucrezia, promessa sposa rapita dal tiranno, che questa usanza perse legittimità. La giovane promesse sposa infatti si lascio' morire di fame e di sete pur di non tradire il suo onore e il suo amato. Di qui la tradizione culinaria di dolceacqua della Michetta per cui ogni anno viene organizzata l'omonima sagra enogastronomica.
Oltre alle leggende e alle storie che gli anziani ancora oggi ricordano a Dolceacqua,quale testimonianza di un periodo buio come il Medioevo, rimane l'imponente castello e il suo affascinante e leggero ponte a schiena d'asino di cui anche il grande pittore francesce Monet rimase affascinato. L'artista rimase estasiato dal borgo e dal suo ponte a tal punto che decise di dipingerlo durante la sua permanenza nel 1884.
Ma per chi ama l'arte sicuramente interessante è la visita della Pinacoteca Morscio nata solo nel 1970. Oggi Dolceacqua vive soprattutto grazie al turismo starniero, ma anche grazie alla coltivazione dell'uva Rossese le cui piante sono in grado di crescere e dare i loro frutti anche in pendii particolarmente impervi.

Bussana
Questo borgo affonda le sue radici nell' epoca romana, ma la sua storia subisce una svolta in seguito ai terremoti del 1831, 1851 e 1854: la maggior parte della popolazione iniziò ad abbandonare il borgo e quella che rimase iniziò a rinforzare gli edifici esistenti introducendo i tipici archetti che collegano, all'altezza del primo o del secondo piano, le abitazioni che si affacciano da lati opposti degli stretti carruggi.
I caruggi di Bussana Vecchia sono così particolari da non essercene di simili in nessun altro borgo della Liguria. Con il terremoto del 23 febbraio 1887
Bussana fu quasi completamente rasa al suolo: molti i morti, i feriti e i danni che vennero contati. Per questo motivo i pochi surpestiti impauriti e senza più nulla decisero di abbandonare il borgo e fu fondata così nel 1889 Bussana Nuova.
Solo negli anni 40 iniziò a manifestarsi un nuovo interesse verso la Vecchia Bussana: si trattava di Italiani del Sud Italia che, immigrati, trovarono nelle abitazioni abbandonate rifugio, ma anche di grandi artisti, soprattutto francesi, che hanno aperto i loro atelier nelle suggestive vie ottocentesche del borgo. Interessante è anche la vecchia chiesa di Sant'Egidio: mai ristrutturata, mostra ancora tracce di quelli che erano gli stucchi e le pitture originarie; è visitabile solo dall'esterno, in quanto pericolante. Il campanile della chiesa è miracolosamente scampato al sisma, e viene visto dagli abitanti di Bussana Vecchia come il simbolo del paese.

Imperia Oneglia – Imperia Porto Maurizio.
Imperia è il capoluogo di Provincia del Ponente ligure. Città molto giovane che nasce nel 1923 dall'accorpamento molto combattuto di Oneglia e Porto Murizio più altri comuni minori.
La prima sorge alla foce del fiume Impero da cui deriva il nome della città, la seconda sul colle del Parasio, luogo molto apprezzato per il suo imponente Duomo e la vista mozzafiato su tutto il golfo.
L'amministrazione comunale è stata realizzata, proprio per essere parziale, sull' Aurelia, a metà strada tra quelle che un tempo erano soprattutto due città in competizione. Oneglia da sempre si è differenziata per le sue attività industriali, soprattutto nell'ambito alimentare per la produzione di pasta ( ricordiamo l'Agnesi) mentre la seconda da sempre si è distinta per attività di pesca e per un maggiore interesse turistico.
I Cacellòtti e Ciantafùrche, così in dialetto si chiamano gli abitanti delle due diverse località sono sempre stati in conflitto, probabilmente perchè nonostante la vicinanza hanno vissuto due storie completamante diverse. Una diversità di cui oggi è possibile ancora osservarle caratteristiche: due palazzi civici, due chiese principali, due porti, due stazioni e addirittura tre santi patroni: San Maurizio per Porto, San Giovanni per Oneglia e San Leonardo per Imperia.
E' proprio in occasione di questi tre Santi che vengono organizzate fiere, sagre, spettacoli e fuochi artificiali. Affascinante è oggi soprattutto ripercorrere i caruggi di Porto Maurizio, mozzafiato è il panorama del Parasio, interessante è la visita del Duomo, divertente la passeggiata della Marina e del Prino ricca di locali e pub. Di Oneglia suggestiva è la Chiesa di San Giovanni, curioso il Museo dell'Olivo dei Fratelli Carli, molto cool i portici di via Bonfante e golosa Calata Cuneo con i suoi ristorantini di pesce e di cucina ligure.

Sanremo
Le origini della città sembrano molto antiche tant'è vero che nell'area di Sanremo sono stati effettuati dei ritrovamenti risalenti al Paleolitico. Tuttavia è soprattutto durante l'epoca romana che la città si trasformò in un insediamento particolarmente significativo. Dopo continui ettacchi da parte dei Saraceni, la città fu rifondata in un'altra zona ovvero quella di San Siro e della Pigna (così detta per la forma "ad avvolgimento" con cui venne costruita per motivi difensivi), circondato da mura e difeso da un castello, e quindi dedicato a San Romolo, vescovo del luogo. Sotto il dominio della famiglia Doria, i Sanremesi organizzarono una colletta per riuscire a riscattare la propria posizione ed entrare nuovamente a far parte della Repubblica genovese per cui si erano già schierati nella lotta contro Pisa. Dopo il dominio genovese, nel 1794 fu nominata capoluogo del Dipartimento delle Palme ma solo per un breve periodo perchè nel 1814 venne annessa al Regno di Sardegna. Di qui in avanti il volto di Sanremo iniziò a mutare. In particolare in seguito alla realizzazione del Regno d' Italia si iniziò a sviluppare il settore turistico grazie soprattutto al clima molto mite anche in inverno. La prima che scelse Sanremo fu la zarina Maria Aleksandrovna che decise di svernare in Liguria e con la sua scelta aprì le porte al turismo elitario russo; ospite celebre di Sanremo fu anche la Principessa Sissi.
I Sanremesi iniziarono ben presto a dedicarsi alla floricultura: grande manifestazione di questa attività è il famoso Corso Fiorito che ogni anno attrae centinaia di turisti. Molto frequentato è anche il Casinò di Sanremo, il campo da golf, il teatro Ariston dove ogni anno si celebra il conosciutissimo Festival della canzone italiana e dove si esibisce la grande orchestra sinfonica della città Sanremo, come anche Alassio, è divenuto nel tempo una delle località di élite più gettonate della Liguria.

Ventimiglia
L'ultima città italiana prima di attreversare il confine per la Francia si presenta divisa in due parti dal fiume Roya: una medievale che sorge su un colle alla sua destra (Ventimiglia Alta), secondo centro storico in Liguria dopo Genova, ed una moderna, edificata a partire dall'ottocento (Ventimiglia bassa).
Rinomata per il suo clima, il suo mare e le sue spiagge, ospita manifestazioni di richiamo internazionale come la Battaglia dei Fiori, l'agosto medievale, il grandioso mercato del venerdi e le selezioni delle finali di Miss Italia.
Per gli appassionati di cultura e storia il centro storico offre la visita:
- della Cattedrale dell'Assunta e battistero. Probabilmente eretta sulle rovine di una precedente cattedrale dell'epoca carolingia costruita a sua volte sul Tempio dedicato a Giunone. L'iscirizione che testimonia la costruzione p ancora oggi conservata;
- Battistero della Cattedrale intitolato a San giovanni Battista che al suo interno racchiude una vasca ad immersione;
- Chiesa di San Michele Arcangelo, edificata nel X secolo dai Conti di Ventimiglia rivisitata poi secondo lo stile romanico.
Non si puo' lasciare Ventimiglia senza avere visitato i Giardini Hanbury, giardini botanici in cui è immersa la villa del suo costruttore ovvero Thomas Hanbury, grande commerciante di the che decise di trascorrere le proprie vacanze in questo luogo incantato. Molto interessante è il museo dei Balzi Rossi dall'italiano sassi rossi. Si tratta di una parete rocciosa in cui si aprono una serie di caverne in cui sono state ritrovate nel corso dei diversi scavi reperti risalenti al paleolitico superiore, fra cui, oltre a svariati resti di animali, anche resti umani di cui almeno sette risalenti all'uomo di Cro-Magnon (uomo di Grimaldi).

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